VFdL, Tappa di avvicinamento a Lavena-Ponte Tresa
Passo una notte di sonno profondo, ma la sveglia biologica mi segnala per tempo l’inizio di una nuova avventura. Oggi infatti ho intenzione di percorrere insieme a Luciano la tappa di avvicinamento al punto stabilito di partenza di questo nuovo cammino, cioè Lavena – Ponte Tresa al confine svizzero dove il cammino entra in territorio italiano.
Ci diamo appuntamento con Luciano alla stazione per prendere il treno regionale che in poche fermate ci porterà a Luino. La giornata si preannuncia spettacolare anche se molto calda, più della media stagionale. Dalla stazione di Luino facciamo poche centinaia di metri per raggiungere la sponda del Lago Maggiore ed immortalarci in una foto di rito prima di inerpicarci nella valle del fiume Tresa alla volta della nostra meta odierna.
Passato il Tresa all’altezza della diga di Creva, ci troviamo di fronte ad un bivio con una scala tra il fogliame che sale ripida a sinistra, ed un agevole sentiero segnato dai segni rossi e bianchi del CAI sulla destra. Quale sarà la scelta dei nostri intrepidi avventurieri? Ma la scala ovviamente!
La scala termina dopo pochi metri sommersa da tronchi ed altro fogliame caduto chissà da quanto tempo e mai rimossi. Il fondo è ripido, scivoloso ed instabile e superare i tronchi, ovviamente con il fitto corredo di rovi ed altre piacevoli erbette urticanti, si rivela rapidamente un’impresa assai ardua, e diciamolo pure pericolosa ed incosciente. Più tardi, a cena, di fronte ad un fritto misto di pesce e ad una grigliata, ci siamo complimentati a vicenda su come avevamo affrontato l’imprevista difficoltà. Infatti non ci perdiamo d’animo e avanziamo in diagonale per il ripido pendio fino a raggiungere il comodo sentiero più a monte, e concederci una pausa per riprendere fiato. Siamo stati prudenti e guardinghi, ma non abbiamo mollato, anche se abbiamo forse perso una buona mezz’ora. Comunque il peggio è passato e raggiungiamo per ampi sentieri campestri la carrozzabile che porta a Cremenaga e poi a Viconago con splendide viste sulla Svizzera ed il lago di Lugano.
A Ponte Tresa ci concediamo una piadina e provvediamo a fare timbrare le credenziali che attesteranno il nostro percorso. Mancano solo un paio di chilometri a Lavena ed al B&B prenotato per passare la notte.
Lavena è una località molto suggestiva che merita una visita anche al di fuori dei cammini e mi riprometto di organizzare una serata con la famiglia e gli amici. Ceniamo al ristorante Al Pescatore dopo esserci comunque scolati un paio di birre. La campana del villaggio echeggia i nove rintocchi ed è ora di rientrare e di andare a nanna.