Il BB di Maurizio, Il Sorriso dei Monti, è semplicemente fantastico. Un appartamentino tutto per noi, arredato con gusto e attenzione ai dettagli ci accoglie e ci dona immediatamente il benessere dopo una giornata piacevole ma impegnativa. Lo stesso Maurizio si occupa delle nostre necessità L, ritirando i nostri indumenti per lavarli a casa sua e restituirceli stamattina quando facciamo colazione. In un locale nei pressi, abbiamo condiviso la cena con tre pellegrini illustri che percorrono anche loro qualche tappa del Cammino: il senatore Gaetano Quagliariello, ed il giornalista Antonio Polito, ed il monsignor Andreatta, dell’ Opera Romana Pellegrinaggi incaricato per la promozione dei cammini religiosi. Ci fanno compagnia anche Stefania ed Angela che lasceremo oggi, dato che il nostro nuovo programma ha tagliato una tappa per consentirci di stare un giorno in più a Subiaco.
Oggi infatti dopo colazione, Massimo ci darà un passaggio a Vicovaro per visitare le opere idrauliche fatte dai Romani per incanalare le acque dell’ Aniene, opportunamente depurate, negli acquedotti Claudio, lungo 69 chilometri e dell’ Acqua Marcia di 90 chilometri fino a Roma. Poi con la corriera raggiungeremo Marano Equo per poi percorrere a piedi il parco fluviale dell’Aniene fino a Subiaco.
Salutiamo la bella famiglia di Maurizio con la bella e sorridente compagna Simonetta che ci ha preparato una vera e sontuosa colazione, e ci dirigiamo verso San Cosimato a Mandela.

All’Oasi Francescana di San Cosimato incontriamo Federico, la nostra guida appositamente prenotata da Maurizio per condurci negli anfratti della riva calcarea dell’Aniene, nelle cui caverne vivevano alcuni eremiti al tempo di San Benedetto. Precedentemente, sin dal 250 AC i Romani avevano scavato ben quattro cunicoli per trasportare le acque sorgive da Marano Equo fino a Roma. Oggi si possono percorrere in sicurezza quasi un centinaio di metri dell’acquedotto Claudio, per ammirare stupiti il lavoro di stuccatura e lisciatura della superficie a contatto con l’acqua per ridurre le perdite di carico.
Alla fine della visita, molto gentilmente Federico ci accompagna alla stazione di Mandela Scalo per prendere la corriera per Marano Equo. Da lì procediamo a piedi sulla riva dell’Aniene verso Subiaco.
Non posso nascondere la mia prima delusione della giornata, in quanto la aspettativa idilliaca della passeggiata romantica sulle rive dell’Aniene, si tramuta rapidamente in una realtà fatta di sentieri fangosi, vegetazione incolta e selvaggia, e spazzatura dovunque. Procediamo di malavoglia e accaldatissimi sotto il sole delle 13, e ci consoliamo in un ristorante con un necessario piatto di bucatini all’amatriciana. Saranno stati i bucatini in quantità da camionista, sara’ stata la birra, sarà stato il caldo ma ci sentiamo le gambe a pezzi. Arranchiamo per qualche chilometro ancora, poi la rassicurante insegna della fermata, ci induce a smettere il cammino per salire sulla corriera in arrivo quasi alle porte di Subiaco. La corsa dura qualche minuto ma poi si ferma al deposito e ci tocca proseguire a piedi fino al complesso dei monasteri di Santa Scolastica, ovviamente alla cima di una salita molto ripida.
Seconda delusione della giornata è la impossibilità di ascoltare una Messa in quanto il Monastero chiude alle 18:30 e gli esterni non possono accedere alle funzioni neanche la mattina perchè altrimenti devono sanificare gli ambienti. Senz’altro mi sbaglierò, ma mi sento rifiutato come pellegrino nel posto più significativo di tutto il viaggio. Questa serie di inconvenienti mi mette purtroppo di cattivo umore, e la stanchezza nelle ossa si fa sentire. Mi infilo a letto, con la preghiera che domani Benedetto mi conceda un altro giorno di serenità.