Giorno 9, 22 giugno 2020, Tappa 8 da Castel di Tora ad Orvinio, 17,1 km, 5h 35 min


Bella serata ieri sera alla semplice trattoria Dea. La signora Viola è una di quelle persone veraci alle quali non si può resistere e ci ha accolti in una specie di tavolo comune (ma distanziato) insieme al marito Angelo in cucina, la figlia Angela, e il fratello Bruno che ha compiuto gli anni ieri e ha condiviso le pastarelle con tutto il gruppo. Come ospiti, oltre a noi, c’erano sempre le signore di Reggio Emilia, Stefania e Angela, e tutti insieme abbiamo festeggiato e ci siamo fatti tante risate alle battute di Angelo e Viola.

Ci svegliamo molto presto un po’ ansiosi per la tappa che ci attende, dichiarata come impegnativa per il dislivello da superare. Salutiamo la nostra Viola e scattiamo qualche altra immagine del borgo che è in lista per essere citato il borgo più bello d’Italia.

Il sentiero sale ripido da subito ma non ci facciamo prendere dalla fretta. Sono contento di avere sospeso l’assunzione delle pillole per controllare la diuresi notturna che nei giorni passati mi avevano causato delle palpitazioni al cuore durante le salite, senza peraltro limitare in modo significativo la necessità di alzarmi di notte per andare in bagno. Oggi mi sento fisicamente molto bene. Per tutta la salita ci sono bellissimi scorci sul lago e facciamo a gara per fare le fotografie piu’ belle. In un paio d’ore arriviamo al valico a 1170m insieme a Stefania ed Angela e ci dirigiamo verso Pozzaglia Sabina dove contiamo di fermarci per un panino e una birra. Lungo la discesa sui crinali erbosi scorgiamo mandrie di cavalli e bianchi bovini che mettiamo in fuga con grande soddisfazione.

A Pozzaglia ci facciamo uno spuntino e incontriamo Maurizio il nostro ospite nella BB ad Orvinio, meta della nostra tappa. Molto alla mano, ci da alcune dritte sul resto della strada e ci consiglia di passare a dare un’occhiata alla chiesa diroccata di S. Maria del Piano, ex monastero benedettino, si dice risalente fino all’epoca di Carlo Magno tra il VIII ed il IX secolo. Notevole il bel campanile realizzato con la architettura tipica dei benedettini, ancora miracolosamente in piedi.

Dopo poco arriviamo ad Orvinio, un altro borgo in lizza per essere citato il più bello d’Italia. Ci sistemiamo nel nostro alloggio, molto carino e spazioso al BB Sorriso dei Monti. Alle 19, Massimo ci aspetta per condurci a visitare il borgo insieme a tutti i pellegrini arrivati oggi e che ha sistemato in vari appartamenti in giro. Poi ci aspetta una cena collettiva con scambi di esperienze e progetti di nuovi cammini.  Purtroppo dimentico di spegnere il mio fedele Viewranger e devo sottrarre quindi le soste dal tempo complessivo impiegato e registrato.

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